Fra le numerose figure di ippopotami che sono attestate come doni funerari durante tutto il Medio Regno, l'esemplare viennese è uno dei più graziosi. Esso raffigura l'animale in posizione stante con la testa leggermente sollevata in avanti. La plasticità del corpo tozzo dell'animale è notevole. In nero sono tratteggiati non solo gli occhi e i denti, ma anche dei fiori di loto e un'anatra selvatica che si alza in volo, a rappresentare il suo habitat paludoso. I numerosi ippopotami erano una minaccia per l'uomo preistorico, poiché devastavano le aree agricole. Con la colonnizzazione crescente delle zone umide essi persero gran parte del loro spazio vitale e sopravvissero in grande quantità solo nel sud della valle del Nilo. La caccia all'ippopotamo conservò tuttavia per il re una particolare simbologia religiosa. Il faraone come garante dell'ordine aveva il compito di respingere continuamente il caos, di cui facevano parte gli animali selvaggi e i nemici.
Localizzazione attuale |
KUNSTHISTORISCHES MUSEUM [09/001] VIENNA |
Numero di inventario |
4211 |
Datazione |
XI DINASTIA (post quem); XII DINASTIA ?; XII DINASTIA (ante quem) |
Sito |
SCONOSCIUTA |
Categoria |
FIGURINA/STATUETTA |
Materiale |
FAYENCE |
Tecnica |
FAYENCE |
Altezza |
11 cm |