Statua di Nectanebo I, primo faraone della XXX dinastia. E' inginocchiato e sorregge una tavola per offerte. La scultura ha subito diversi restauri: la testa non corrisponde a quella dell'originale, e parte dell'iscrizione sulla base è stata copiata, forse in epoca romana. Proviene con ogni probabilità da Hermopolis - Baqlieh, in quanto l'iscrizione scolpita sul pilastro dorsale menziona questo luogo assieme a Osiride-merity, la divinità tutelare della città. Fu ben presto portata in Italia e probabilmente posta in un Iseo. L'iscrizione elenca la titolatura completa del faraone, con i suoi cinque nomi.
Horo "Forte di braccia", il re dell'Alto Egitto e Basso Egitto, Due Signore "Colui che abbellisce le Due Terre", Horo d'Oro "Colui che fa ciò che gli dei desiderano", Kheperkara, il figlio di Ra, signore di apparizioni, Nectanebo, che possa vivere in eterno, amato da Osiride-merity, re degli dei, grande dio, signore del cielo, che è in Bah, a cui è data tutta la vita, tutta la stabilità e tutto il dominio, tutta la salute e la felicità come Ra eternamente.
Bibliografia
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